Chi siamo

ASCHENAZIA... Fra mitologia, storia e futuro

Si vuole che il primo nome della Calabria sia stato "ASCHENAZIA" in ragione della venuta su questa terra di "Aschenez" - nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa ove ora sorge la città di Reggio Calabria ed a testimonianza e perenne memoria dell'avvenimento, la città ebbe ad intitolargli una strada: "via Aschenez ".


Circa 850 anni prima della guerra di Troia, Enotrio e Paucezio avrebbero sconfitto gli Aschenazi scacciandoli dalla Calabria. Gli Enotri-Pelasgi, originari della Siria, avendo trovato questo suolo molto fertile, denominarono la regione
"AUSONIA" dal nome Ausonide, regione fertilissima della Siria. Enotrio avrebbe regnato per 71 anni lasciando come erede il figlio ENOTRIO-ITALO, uomo forte e savio, e da lui l'Ausonia avrebbe assunto il nuovo nome di  "ITALIA" o "VITALIA" come lo stesso Virgilio cantò nel libro terzo dell'Eneide. Finanche Tucidice confermava tali tesi "...quella regione fu chiamata Italia da Italo, re arcade".


Enotrio-Italo, avrebbe regnato per 50 anni, scrive fra Girolamo da Firenze, ed ebbe come successore "MORGETE", il quale, per la consuetudine dei suoi predecessori, avrebbe cambiato il nome di Italia in quello di "MORGEZIA". Il Barrio scrive (Lib. I fol. 9) che a Morgete sarebbe successo "JAPIGIO", il quale con numerosa flotta sarebbe approdato nel Golfo di Squillace, ne avrebbe occupato il territorio e lo avrebbe chiamato "JAPIGIA".


Aristotile però nell'orazione d'Ercole, precisa che non tutta la regione abbandonò il nome di Italia e aggiunge che BRETTIO, figlio di Ercole, giunto nella nostra regione, l'avrebbe occupata contro i Morgezi e i Japigi e l'avrebbe chiamata "BRUZIA". La tesi aristotelica fu accettata da Stefano di Bisanzio e dal Guarnacci, il quale scrive: "...Bruzia venne chiamata quella terra, che ebbe il nome di Morgezia, Japigia e Italia".


Però secondo gli scrittori romani, il nome di Bruzia seguì a quello di "MAGNA GRECIA" tra il sec. V e IV a.C. Infatti Ovidio nei "Fasti lib. IV" cantò "...Itala nam tellus, Graecia major erat". Anche Strabone, Plinio e Cicerone scrivono che la regione Italia fu chiamata Grecia per i nuovi numerosi suoi abitatori greci. Lo stesso Diodoro Siculo (XVI, 15) con Tito Livio (XXX, 19) scrive che il nome di Bruzium la nostra regione lo avrebbe preso dopo quello di Magna Grecia, quando nel sec. IV a.C. i Bruzi o Bretti, scesi dalla Lucania, presero a scorrazzare per tutto il territorio dopo aver, secondo il Barrio, espugnato Cerchiara, prima fortezza incontrata sul confine calabro-lucano. Distrussero Terina, Ipponio e Thurii e fondarono una loro federazione, che si estendeva dal Laos della Lucania all'Aspromonte. Dalle vicende ricordate si deve desumere che la storia dei Bruzi in Calabria cominciò con l'occupazione di Cerchiara.


Tra tutti i nomi con cui i vari occupanti hanno voluto chiamare la nostra regione il più affermato rimase quello di ITALIA, usato anche da Erodoto (V sec. a.C.), che di persona aveva visitato la Magna Grecia. Con lo stesso nome spesso si indicò tutta la costa jonica, fino a Taranto, per la sua comunanza di vita storico-culturale con la Magna Grecia (sec. IV a.C.). Nel sec. III a.C. il nome passò all'Italia centrale e, poi, a quella settentrionale, dall'Arno al Rubicone, fino ad indicare tutto il territorio della penisola con la riforma amministrativa ordinata da Augusto nel 24 a.C. quando Plinio già poteva dire: "...questa è l'Italia sacra agli dei" (nat. hist. III 5,46).


La provenienza del nome Italia e della sua radice da VITELLO-TORO e' confermata dal fatto che allo scoppio della guerra sociale (90-87 a.C.), provocata dagli alleati italici: Marsi, Sanniti e Lucani contro Roma, per la parificazione dei diritti, fu dai ribelli vittoriosi scelto il Toro come simbolo monetale e a Corfino, centro del moto insurrezionale, fu dato il nome di "ITALICA".


Quando da Augusto il nome Italia fu trasferito a tutto il territorio della penisola, la nostra regione rimase col nome di "BRUTIUM" e, nella divisione amministrativa, con la Lucania formò la terza regione. Alla fine del sec. VII d.C., i Bizantini, perdendo il dominio della penisola salentina, trasferirono alla nostra regione, dove si erano ritirati, il nome di CALABRIA, che i Greci avevano attribuito al Salento, fin da quando li avevano fissato la loro prima dimora. All'inizio del sec. IX la Calabria bizantina comprendeva il territorio, che va da Reggio Calabria a Rossano, col nome di "DUCATO DI CALABRIA", di cui capitale fu, prima, Reggio Calabria e poi Rossano; mentre il resto, quello settentrionale, dove è sita Cerchiara, faceva parte del Ducato di Benevento, appartenente al regno Longobardo d'Italia fin dalla fine del '500 estendendosi da Cosenza a Chieti.


Col regno di Napoli la Calabria ha avuto i confini attuali da Reggio al Pollino.


Il nome di Calabria deriverebbe da "KALON-BRION – FACCIO SORGERE IL BENE", per la fertilità del suo territorio, e può considerarsi sinonimo di "AUSONIA" dal verbo "AUXO-ABBONDO". Difatti ancora oggi tutta la costiera, sempre contesa dagli occupanti, e' vestita di estesi oliveti, agrumeti e frutteti con produzioni tipiche, quali il bergamotto ed il cedro.




Allora il "Chi siamo" adesso è forse più chiaro a Noi tutti.... ASCHENAZIA vuole, quindi, essere messaggera di storia, di identità e di caparbietà.


La società ASCHENAZIA è stata costituita nel settembre dell'anno 2016... intuizione e dedizione ne hanno determinato il percorso.... ciò che sarà lo affidiamo al futuro.


Ad Maiora!


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