Quanto ha effettivamente inciso la Politica Agricola Comune (PAC) sulle prassi di benessere animale e sulla riduzione degli antimicrobici?
Uno studio pubblicato l'11 maggio dalla Commissione Europea ha valutato il periodo 2014-2020, con lo scopo di mettere in luce i risultati conseguiti e di potenziarli nel prossimo quinquennio PAC 2023-2027. Infatti, il miglioramento del benessere degli animali e la lotta alla resistenza antimicrobica ricadono nei 10 obiettivi della nuova PAC, sotto il capitolo "rispondere alle richieste della società in materia di alimentazione e salute". Lo studio si basa sulle informazioni raccolte da 11 case study in tutta l'Unione.
Il contributo delle consulenze aziendali
Per la Commissione Europea, la condizionalità inserita nei piani di sviluppo rurale "è stata efficace nell'influenzare le pratiche degli allevatori, aumentando la consapevolezza attraverso servizi di consulenza, impegni e formazione". Le consulenze aziendali restano un driver raccomandato anche nella futura PAC, purché accompagnate da semplificazioni. L'applicazione delle misure di condizionalità ha infatti incontrato diffidenze diffuse nella UE derivanti dalla loro complessità.
Cosa manca
In sintesi, gli strumenti della PAC si sono rivelati più efficaci quando sono stati combinati fra loro i seguenti fattori:
Per il futuro, la Commissione punta allo sviluppo di una metodologia comune dell'UE per documentare le migliori pratiche in materia di benessere degli animali in allevamento, con tanto di obiettivi identificati. La Commissione lamenta infatti difficoltà a valutare l'effettiva efficacia degli strumenti della PAC "poiché mancano indicatori per documentare i progressi compiuti".
Raccomandazioni PAC 2023-2027
La Commissione suggerisce agli Stati Membri alcune azioni:
Fonte: CSQA Maggio 2022
Privacy policy: Scarica la nostra informativa redatta ai sensi del GDPR - CLICCA QUI
Tutti i diritti riservati | ASCHENAZIA SRL - Viale della Repubblica 77 - 87100 COSENZA (CS) - P.Iva 03464430788