BIOCARBURANTI E BIOLIQUIDI SOSTENIBILI: Il Decreto Ministeriale 14 novembre 2019
Dalla coltivazione o produzione del residuo alla trasformazione in prodotti intermedi, fino alla produzione in biocarburanti (incluso il biometano) o bioliquidi

L'uso di biocarburanti e bioliquidi in sostituzione degli omologhi di origine fossile è uno degli elementi su cui l’Unione Europea ha puntato in un’ottica di lotta ai cambiamenti climatici.
Gli Stati membri hanno implementando politiche di incentivi a favore di quelle imprese che rispondono a certi criteri di sostenibilità della biomassa prodotta.
Con la Direttiva 2009/28/EC l'Unione Europea richiede ai produttori di biomasse e biocombustibili di rispettare criteri che prevedono:
- La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 60% dal 2018.
- La protezione dei territori con elevata biodiversità (foreste primarie, aree protette, etc).
- La salvaguardia dei territori con importanti giacimenti di carbone fossile (foreste, torbiere…).
- Attività di protezione di suolo, acqua e aria e il rispetto degli accordi internazionali a livello ambientale e sociale.
Il business delle biomasse rappresenta sempre di più un’interessante opportunità di mercato, come testimoniano le numerose aziende del settore primario che hanno deciso di scommetterci.
Il Decreto Ministeriale 14/11/2019 “Istituzione del Sistema nazionale di certificazione della sostenibilita' dei biocarburanti e dei bioliquidi” è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 novembre 2019 e predispone uno schema di certificazione per tutta la catena di consegna dei biocarburanti e bioliquidi.
Tale schema, frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente e Accredia, può essere verificato da organismi accreditati secondo la norma tecnica UNI CEI EN ISO/IEC 17065 “Valutazione della conformità - Requisiti per Organismi che certificano prodotti, processi e servizi” e altri documenti obbligatori applicabili.
ASCHENAZIA offre il servizio assistenza per la verifica e la certificazione della BIOMASSE, attività preliminare alle sessioni di audit per la certificazione.
PUNTI CHIAVE
L’adesione al Sistema Nazionale di Certificazione permette di garantire che su tutta la filiera produttiva, dalla coltivazione o produzione del residuo alla trasformazione in prodotti intermedi, fino alla produzione in biocarburanti (incluso il biometano) o bioliquidi, venga rispettata la sostenibilità con riferimento ai criteri della Direttiva RED – Energie Rinnovabili.
Gli operatori devono infatti dimostrare, tramite una verifica di Parte Terza, che i suddetti criteri vengano soddisfatti lungo l'intera catena di fornitura delle biomasse.
Lo schema certificativo oltre al decreto ministeriale 14/11/2019 è costituito dalle seguenti specifiche tecniche UNI:
- UNI/TS 11429:2020 " Linee guida per la qualificazione degli operatori economici (organizzazioni) della filiera di produzione di biocarburanti e bioliquidi ai fini della rintracciabilità e del sistema di equilibrio di massa",
- UNI/TS 11567:2020 “Linee guida per la qualificazione degli operatori economici (organizzazioni) della filiera di produzione del biometano ai fini della rintracciabilità e del sistema di equilibrio di massa”
VANTAGGI
Solo i bioliquidi e i biocarburanti certificati come sostenibili sono ritenuti validi ai fini del raggiungimento dell'obiettivo percentuale comunitario e possono pertanto beneficiare degli incentivi fiscali che gli Stati membri hanno introdotto.