L'uso di biocarburanti e bioliquidi in sostituzione degli omologhi di origine fossile è uno degli elementi su cui l’Unione Europea ha puntato in un’ottica di lotta ai cambiamenti climatici.
Gli Stati membri hanno implementando politiche di incentivi a favore di quelle imprese che rispondono a certi criteri di sostenibilità della biomassa prodotta.
Con la Direttiva 2009/28/EC l'Unione Europea richiede ai produttori di biomasse e biocombustibili di rispettare criteri che prevedono:
Il business delle biomasse rappresenta sempre di più un’interessante opportunità di mercato, come testimoniano le numerose aziende del settore primario che hanno deciso di scommetterci.
Il Decreto Ministeriale 14/11/2019 “Istituzione del Sistema nazionale di certificazione della sostenibilita' dei biocarburanti e dei bioliquidi” è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 novembre 2019 e predispone uno schema di certificazione per tutta la catena di consegna dei biocarburanti e bioliquidi.
Tale schema, frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente e Accredia, può essere verificato da organismi accreditati secondo la norma tecnica UNI CEI EN ISO/IEC 17065 “Valutazione della conformità - Requisiti per Organismi che certificano prodotti, processi e servizi” e altri documenti obbligatori applicabili.
L’adesione al Sistema Nazionale di Certificazione permette di garantire che su tutta la filiera produttiva, dalla coltivazione o produzione del residuo alla trasformazione in prodotti intermedi, fino alla produzione in biocarburanti (incluso il biometano) o bioliquidi, venga rispettata la sostenibilità con riferimento ai criteri della Direttiva RED – Energie Rinnovabili.
Gli operatori devono infatti dimostrare, tramite una verifica di Parte Terza, che i suddetti criteri vengano soddisfatti lungo l'intera catena di fornitura delle biomasse.
Lo schema certificativo oltre al decreto ministeriale 14/11/2019 è costituito dalle seguenti specifiche tecniche UNI:
Solo i bioliquidi e i biocarburanti certificati come sostenibili sono ritenuti validi ai fini del raggiungimento dell'obiettivo percentuale comunitario e possono pertanto beneficiare degli incentivi fiscali che gli Stati membri hanno introdotto.
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