Le Linee guida SNPA, sottoposte a consultazione pubblica fino al 1° settembre, sono nate dall'esigenza di uniformare ed armonizzare gli interventi effettuati in emergenza dalle Agenzie ambientali e da ISPRA
Hanno l’obiettivo di individuare requisiti minimi necessari, modelli di riferimento condivisi e criteri generali per l’attivazione del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente e delle singole componenti che ne fanno parte, al fine di uniformare l’approccio alla gestione delle emergenze ambientali e di definire le modalità operative di coordinamento tra le diverse strutture del SNPA.
Il documento, nello specifico, è articolato in quattro capitoli, come di seguito illustrati.
Una parte introduttiva fa riferimento al ruolo e alle attività del SNPA nella gestione delle emergenze ambientali e ai rapporti con gli altri Enti che intervengono in queste circostanze. A questo proposito il documento ricorda che le componenti del SNPA, per la finalità del loro mandato e per i mezzi e le professionalità a disposizione, non sono enti di soccorso tecnico urgente né di intervento diretto a favore di chi si trova in stato di necessità o in condizioni di pericolo. In uno scenario incidentale, il soccorso tecnico è svolto dai Vigili del Fuoco e/o da forze della protezione civile, mentre il soccorso sanitario è garantito dal Servizio Sanitario Nazionale. L’intervento degli enti del SNPA può quindi essere considerato di secondo livello; pertanto, le attività del SNPA in emergenza escludono interventi operativi diretti e avvengono esclusivamente nell’ambito della cosiddetta “zona sicura”.
Nell’ambito di alcune tipologie di emergenze, solo alcune Agenzie e ISPRA operano anche in relazione a specifiche normative che richiedono loro particolari attività, è il caso di emergenze associate ad aziende a Rischio di Incidente Rilevante, a problematiche radiologiche e nucleari, al rischio meteo-idrogeologico e idraulico, al rischio maremoto, al rischio ambientale in mare e al rischio sismico.
Una seconda parte è tesa a uniformare l’approccio alla gestione delle emergenze ambientali attraverso
Analizzando le problematiche ambientali di cui il SNPA si occupa, il documento individua più livelli di criticità che contraddistinguono le varie situazioni che si possono presentare: di disagio, di non conformità alla normativa di riferimento, di potenziale o effettiva emergenza.
Vengono poi elencati gli interventi NON di competenza del SNPA:
Le linee guida propongono inoltre una scheda di registrazione degli eventi emergenziali, a garanzia di dati omogenei su tutto il territorio nazionale.
La terza parte riporta un focus sulle azioni conoscitive necessarie a individuare tipologia, estensione e possibili vie di migrazione della contaminazione, una volta noto il quadro delle informazioni di contesto dell’evento, al fine di conoscerne l’evoluzione, valutando l’opportunità di eseguire nell’immediatezza dell’evento misure sul campo e campionamenti per la definizione di strategie di messa in sicurezza della situazione emergenziale e di gestione del post emergenza.
Una parte è infine mirata a definire aspetti generali della risposta all’emergenza, quali la formazione e l’aggiornamento degli operatori che intervengono in emergenza e la gestione della comunicazione. A proposito di quest'ultimo aspetto è stato già da tempo elaborato il “Protocollo di indirizzo operativo per la comunicazione SNPA nelle emergenze ambientali”, con l’intento di fornire concetti omogenei minimi di comunicazione per tutte le componenti di SNPA.
Fonte: https://www.puntosicuro.it/, CSQA Agosto 2021
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Linee guida SNPA per la gestione delle emergenze ambientali
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