Procedure semplificate per la concessione di contributi e finanziamenti agevolati per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardare l’occupazione e rafforzare la presenza di prodotti italiani in mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale.
È questa la ratio del Decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che riforma lo strumento degli Accordi per l’innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro.
La riforma punta a semplificare e velocizzare le procedure amministrative per erogare in tempi brevi contributi e finanziamenti agevolati per le imprese che investono su ricerca e lo sviluppo al fine di realizzare nuovi prodotti e modelli produttivi innovativi.
"L’obiettivo - dichiara il Ministro Giorgetti - è incentivare, anche attraverso le risorse previste dal PNRR, i progetti d’investimento che promuovono la capacità d’innovazione e la sostenibilità ambientale all’interno dei settori industriali, incidendo positivamente anche sulla formazione e lo sviluppo delle competenze professionali."
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti, anche in forma congiunta tra loro, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie definite dal programma Orizzonte Europa:
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:
I progetti di ricerca e sviluppo, spiega il MiSE, devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.
A seguito della valutazione positiva dei progetti, le aziende potranno procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione con il MiSE e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.
"In ogni fase del procedimento - si legge in una nota del MiSE - il Ministero effettuerà un attento monitoraggio sulle iniziative agevolate, al fine di verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni, nonché lo stato di attuazione degli interventi finanziati".
Il Decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.
Fonte: CSQA, Gennaio 2022, https://www.foodandtec.com/
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