Il Decreto Legislativo 81/08, o Testo Unico sulla sicurezza, regola la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro; esso è il risultato di un serie di norme in materia di sicurezza che si sono, di volta in volta, susseguite nel tempo. Successivamente la legge 81 2008 è stata integrata dalle disposizioni riportate dal D. Lgs. n. 106 del 3 agosto 2009, entrato in vigore il 20 di quello stesso mese e anno.
Il Testo Unico 81/08 o d.lgs 81/08, trova il suo fondamento in alcuni principi della Costituzione italiana. Tra questi, va ricordato quello sancito dall'art. 32 del decreto 81/2008, secondo cui il diritto alla salute e all'integrità fisica è un diritto fondamentale dell'uomo. Inoltre, già nell'art. 35 della Carta Costituzionale si garantisce la tutela del lavoro, mentre nell'art. 41 si sostiene come l'iniziativa economica privata, “non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale e in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.
La legge ha avuto come obiettivo quello di stabilire regole, procedure e misure preventive da adottare per rendere più sicuri i luoghi di lavoro, quali essi siano. L’obiettivo è quello di evitare o comunque ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori a rischi legati all’attività lavorativa per evitare infortuni o incidenti o, peggio, contrarre una malattia professionale.
Qiundi per riassumere “la sicurezza sul lavoro è la condizione di far svolgere a tutti coloro che lavorano, la propria attività lavorativa in sicurezza, senza esporli a rischio di incidenti o malattie professionali”. Testo fondamentale che si occupa di regolamentare la sicurezza sul lavoro è il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (Decreto 81/08).
Il Testo Unico sulla sicurezza elenca le misure generali di tutela del sistema di sicurezza aziendale, che vengono poi integrate dalle misure di sicurezza previste per specifici rischi o settori di attività (es. movimentazione manuale di carichi, videoterminali, agenti fisici, biologici e cancerogeni, etc.).
Nel DLgs 81 08 Testo Unico sulla sicurezza è possibile individuare altri riferimenti legislativi. Per esempio, quello all'art. 2050 del Codice civile, che introduce la responsabilità per l'esercizio delle attività pericolose, quando non vengano adottate adeguate misure che proteggano la salute e la sicurezza del lavoro, o all'art. 2087, che impone all'imprenditore di adottare tutte le misure necessarie “a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale” dei lavoratori nominando un Medico Competente a cui sarà affidata la Sorveglianza Sanitaria dell'azienda. Infine, per l'art. 40 del Codice penale se un soggetto ha l'obbligo di intervenire e non interviene, i danni che ne conseguono fanno capo a lui.
Nel decreto legislativo 81/2008 tale principio è rintracciabile in quei doveri che ogni figura aziendale ha, al fine di tutelare i lavoratori e il cui mancato ottemperamento può essere punibile tramite precise sanzioni amministrative e penali.
La prima legge in materia di sicurezza sul lavoro risale alla fine del XIX secolo; successivamente si è dovuto attendere la seconda metà degli anni '50 per avere una prima legge sicurezza sul lavoro organica, tramite una serie di decreti presidenziali. Dopodiché è seguito un periodo di lungo silenzio, interrotto solo all'inizio degli anni '70 dallo Statuto dei Lavoratori, nel cui art. 9 i lavoratori sono “chiamati a controllare l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali”.
In realtà, sono anche sollecitati a “promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute, la loro sicurezza e la loro integrità fisica”. Un grande contribuito alla produzione legislativa è stato dato pure dal diritto comunitario, grazie al quale si è arrivati al Decreto Legislativo 626/1994, che ha preceduto il D.Lgs. 81-2008, in cui viene introdotto il modello della sicurezza di tipo partecipativo.
Il nuovo provvedimento – che ha l'ambizione di essere un testo unico sulla materia della sicurezza – abroga una parte della legislazione previgente sulla prevenzione degli infortuni e l'igiene del lavoro, risalente agli anni cinquanta, e il famoso decreto 626/1994 di recepimento delle direttive comunitarie.
Dunque il D.Lgs 81 08 “si applica a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati”.
Nel 2009 il D.Lgs. 106/2009, ha stabilito diverse disposizioni integrative e correttive alla legge 81 2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Se desideri approfondire l'argomento in questo articolo puoi trovare le:
modifiche al dlgs 81 08 riguardanti in particolare il Medico Competente.
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In Italia, la sicurezza sul lavoro, è regolamentata dal Decreto Legislativo 81 del 9 aprile 2008 noto anche come: Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, entrato in vigore il 15 maggio 2008, è formato da 306 articoli e 51 allegati, suddivisi nei seguenti titoli:
Segue il seguenti criteri:
Successivamente il legislatore ha riorganizzato il flusso informativo in quattro assi di intervento:
Il D.Lgs. 106/2009, stabilisce “disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Riportiamo le modifiche che riguardanti in particolare il medico competente.
L’art. 13 del D.Lgs. 106/2009, riporta le modifiche in merito agli obblighi del datore di lavoro e del dirigente.
In particolare, la lettera g) richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto, viene sostituita con inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria e richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto.
L’art. 15 del D.Lgs. 106/2009, prevede modifiche in merito agli obblighi del medico competente.
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