UNI ISO 45001: Prorogato il termine ultimo per la migrazione
PROROGA AL 30 SETTEMBRE 2021

Non c’è dubbio che l’adozione dei sistemi di gestione in materia di salute e sicurezza (SGSL) costituisca ad oggi uno degli strumenti più efficaci per organizzare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. E per favorire questa adozione e superare i limiti di uno standard, l’inglese BS OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series) 18001, che non era una norma internazionale è stata approvata nel 2018 la norma ISO 45001:2018. Una norma che ha previsto una lunga fase di migrazione - dalla OHSAS 18001 alla ISO 45001- che si sarebbe dovuta concludere, a tre anni di distanza della pubblicazione della norma, a fine marzo di quest’anno.
LA FASE DI MIGRAZIONE
Con l’approvazione della norma UNI ISO 45001 si è dunque aperta una nuova fase con un percorso tracciato per quanto riguarda i passi che ciascuna organizzazione deve compiere “per giungere, nell’arco temporale previsto, ad adottare o migrare verso la nuova norma”.
Al termine ultimo della migrazione prevista – che, come sappiamo, è stato prorogato - ogni certificato rilasciato secondo lo standard OHSAS 18001 perde di validità.
Pertanto per tutte le organizzazioni certificate “si aprono due differenti soluzioni:
- la prima è quella di non mantenere la certificazione secondo il nuovo standard;
- la seconda è quella di attuare il percorso di migrazione, seguendo quanto espressamente previsto nel documento di riferimento, elaborato dall’International Accreditation Forum (IAF), per definire il processo ed i requisiti necessari per migrare dalla OHSAS 18001:2007 alla ISO 45001:2018”.
Sul sito di Accredia, l'ente designato dal Governo italiano per attestare la competenza, l'indipendenza e l'imparzialità degli organismi e dei laboratori che verificano la conformità dei beni e dei servizi alle norme, si ricorda che durante il processo di migrazione sono valide “sia le certificazioni emesse a fronte della ISO 45001:2018 sia quelle rilasciate secondo la BS OHSAS 18001:2007”.
Inoltre, dopo due anni dalla pubblicazione della norma ISO, ovvero a partire dal 12 marzo 2020, gli audit dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro si possono eseguire “solo secondo i requisiti della norma ISO 45001:2018. Gli organismi di certificazione devono anche assicurarsi che il personale coinvolto direttamente nelle attività di valutazione sia formato sui nuovi requisiti e verificare il raggiungimento dell’adeguato livello di competenza”.
Si indica poi che per agevolare il processo è stato “pubblicato il documento IAF MD 21 che specifica i requisiti per la migrazione delle certificazioni alla ISO 45001:2018” e il documento IAF MD 22:2018 “Application of ISO/IEC 17021-1 for the Certification of Occupational Health and Safety Management System (OH&SMS)”, che definisce i criteri per l’accreditamento degli organismi di certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro.
LA PROROGA AL 30 SETTEMBRE 2021
È lo stesso sito di Accredia che indica che “la data ultima per la migrazione alla UNI ISO 45001:2018, prevista per il 11 marzo 2021, è stata prorogata al 30 settembre 2021”. E spiega che si tratta di “una delle misure di tutela IAF rivolta alle aziende interessate alla migrazione che stanno incontrando oggettive difficoltà, causate dalla crisi sanitaria Covid-19 in atto, a completare l’iter di valutazione per conseguire la certificazione allo standard UNI ISO 45001:2018”.
A questo proposito Antonio Terracina (Contarp Centrale, INAIL) ricorda che la proroga “è stata decisa a livello ISO all'inizio della situazione emergenziale dovuta alla pandemia, quando non si sapeva assolutamente quali conseguenze avrebbe avuto la crisi pandemica. Soprattutto non si sapeva se e come sarebbero stati effettivamente attuati gli audit di migrazione”.
Tuttavia, continua Terracina, l'esperienza dell’ultimo anno “ci ha insegnato che, inaspettatamente, gli audit da remoto (per questa come per le altre norme) riescono di fatto a sopperire gli audit in presenza, avendo mantenuto quasi inalterati i processi di migrazione; le aziende sono state comunque oggettivamente molto coinvolte dalla gestione della pandemia quindi lo slittamento è stato in ogni caso più che opportuno”.
Fonte: Tiziano Menduto, https://www.puntosicuro.it/, CSQA, Accredia, Luglio 2021
Approfondimenti su:
Quaderni della Sicurezza AiFOS, “Genesi e applicazione della UNI ISO 45001:18”, a cura di Fabrizio Benedetti, Lucina Mercadante e Antonio Terracina (Contarp, Inail), contributo pubblicato sul Quaderno della Sicurezza AiFOS n.1/2019.
Link alle indicazioni di Accredia sulla proroga della data ultima per la migrazione alla UNI ISO 45001:2018.