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BIM: Building Information Modeling (Parte 1 di 2)

Redazione ASCHENAZIA • giu 23, 2021

BIM: Definizione, metodologia, normative, certificazione e figure professionali della UNI 11337-7

Il settore della progettazione e della costruzione di edifici si è evoluto moltissimo, sia dal punto di vista delle tecniche di costruzioni, che da quello delle normative e dei parametri di sicurezza. I costruttori oggi hanno bisogno di processare un gran numero di dati di diverso tipo relativi all'edificio che stanno costruendo per poter monitorare, pianificare e gestire nella maniera più ottimale tutte le fasi della sua realizzazione. In questo settore in frenetica evoluzione, tutta questa mole di dati può essere processata e gestita in maniera efficace e produttiva usando tre semplici lettere: BIM.


Definizione di BIM

Partiamo dal significato dell'acronimo, ossia Building Information Modeling, che in italiano è traducibile con Modello di informazioni di un Edificio. Per capire meglio proviamo a rifarci alla definizione di BIM fornita dal National Institutes of Building Science: rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto di un edificio nel nostro caso.


In sintesi si tratta di una procedura ideata appositamente per ottimizzare tutte le fasi della realizzazione di un edificio, raccogliendo digitalmente tutte le informazioni relative ad esso, come:

  • localizzazione geografica;
  • geometria;
  • dati grafici e disegni;
  • descrizione dei materiali, dei componenti e dei sistemi presenti nell'edificio;
  • documenti tecnici;
  • parametri importanti (trasmittanza tecnica, isolamento acustico ecc)
  • quadro delle fasi di costruzione;
  • direttive per le operazioni di manutenzione;
  • informazioni relative allo smaltimento a fine ciclo;


Il BIM non è dunque né un software, né una tecnologia nel senso stretto del termine, nè tantomeno un prodotto, è quindi una metodologia ideata per ottimizzare il lavoro di costruzione di un edificio in tutte le sue fasi favorendo anche:

  • la collaborazione tra i progettisti;
  • interoperabilità a livello di software;
  • integrazione tra i processi.

Vantaggi della Metodologia BIM

Come abbiamo visto si tratta di una metodologia di progettazione collaborativa, proprio perché consente di integrare in un unico modello tutte le informazioni, di conseguenza permette a tutti i professionisti coinvolti di interfacciarsi tra di loro in modo rapido e funzionale che si tratti di architetti, ingegneri, impiantisti, collaudatori, o costruttori.
Tutto ciò porta ai seguenti 
vantaggi:

  • Riduzione degli errori a livello operativo;
  • Riduzione dei tempi morti;
  • contenimento dei costi;
  • maggiore interoperabilità;
  • possibilità di sfruttare al massimo le informazioni tramite la condivisione;
  • avere estremo controllo su ogni singola azione da intraprendere in relazione al progetto.


Sviluppo normativo

Negli ultimi anni il BIM ha fatto passi avanti anche grazie alle normative che i legislatori hanno emanato in suo favore, eccone alcuni:

  • D.Lgs n. 50/2016 art.23 o Nuovo Codice degli Appalti
    che prevedeva un decreto specifico da adottare entro il 31 luglio 2016;
  • Il "Decreto BIM",
    siglato dall'allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio, che stabilisce la progressiva introduzione obbligatoria dell'approccio BIM secondo step temporali;
  • Norma UNI 11337-7
    che le figure coinvolte nella gestione della modellazione informativa degli edifici secondo il quadro europeo delle qualifiche.


Consulta la Parte 2 di 2


Fonte: www.pedago.it

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