Il Business Plan aziendale... I 10 aspetti fondamentali da tenere in buon conto... (Parte 1 di 3)

Redazione ASCHENAZIA • 12 giugno 2021

Scopo, flessibilità ed ampiezza descrittiva

a. Scopo del Business Plan.

Sovente molti business plan vengono realizzati in favore di molte PMI in quanto vengono commissionati dall'imprenditore per accedere ad un determinato finanziamento (lo chiede il bando X ovvero lo chiede la banca Y).

Viceversa nelle società che hanno maggiore cultura finanziaria, il documento è redatto per finalità prevalentemente interne. Lo scopo è dimostrare agli shareholders (alla proprietà) la sostenibilità dell’azienda nel medio e lungo termine. Il finanziamento è uno scopo subordinato, che discende dalle considerazioni di una parte di documento, detto di bilanciamento tra gli asset (impieghi) e funding (fonti) del progetto.


b. La flessibilità di analisi

La flessibilità di analisi è alla base di un robusto documento di pianificazione. Il Business Plan deve, infatti, considerare ipotesi alternative e peggiorative di un caso base (principio di prudenza). Quindi, il documento deve avere una robusta analisi di tipo WHAT IF (cosa succede se?) in grado di dimostrare al lettore il variare numerico del piano al variare delle ipotesi fondanti (assumptions, value driver).


c. La flessibilità nel tempo

Il Business Plan non è scolpito sulla pietra, non è bloccato e non è immodificabile. Al contrario, secondo le moderne regole di pianificazione strategica, il documento è considerato flessibile e modificabile nel tempo al variare di ipotesi non pianificate ed al variare delle circostanze.

Un buon documento deve, al contrario, essere modificato con una certa frequenza (trimestrale, quadrimestrale, semestrale, etc), in funzione di diversi parametri (seniority del business, stabilità del settore, fase di vita dell’impresa, ecc.).


d. Ampiezza descrittiva

Gli inesperti ritengono che il Business Plan sia sostanzialmente una sequenza di tabelle di natura numerica, variamente configurate. Viceversa è possibile affermare che la parte descrittiva, che è codificata da regole di buone prassi professionali, non è meno importante di quella numerica.

Difatti, per chi esamina il documento, non ha nessun valore leggere tavole di numeri con istogrammi a barre crescenti laddove non si possano leggere , al contempo, le correlate analisi effettuate dall'impresa a supporto della valenza del piano di business elaborato.


Continua...


Leggi la Parte 2 di 3


Leggi la Parte 3 di 3


Fonte: prof. Valerio MALVEZZI, Informazione Fiscale - https://www.informazionefiscale.it

Autore: Redazione ASCHENAZIA 9 agosto 2024
In allegato al presente POST l'opuscolo del DECRETO
Autore: Redazione ASCHENAZIA 27 luglio 2024
Per la versione 6 smart - categoria prodotto FV
12 aprile 2024
LA UNI/PDR 125:2022
Autore: Redazione ASCHENAZIA 6 gennaio 2024
Linee guida UE per i quadri normativi nazionali
Autore: Redazione ASCHENAZIA 6 gennaio 2024
Transizione verso l'azzeramento delle emissioni nette
Autore: Redazione ASCHENAZIA 24 agosto 2023
Approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 3 agosto 2023
Autore: Redazione ASCHENAZIA 23 maggio 2023
LA GARANZIA DEL PRODOTTO ATTRAVERSO LA TRACCIABILITÀ DI FILIERA ED IN SITO
Autore: Redazione ASCHENAZIA 22 maggio 2023
IN VIGORE IL DECRETO CONDIZIONALITÀ CHE DEFINISCE I REQUISITI MINIMI DI BENESSERE ANIMALE, I CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORIA (CGO) E BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI (BCAA)
Autore: Redazione ASCHENAZIA 15 maggio 2023
SCARICA LA GUIDA
Autore: Redazione ASCHENAZIA 15 maggio 2023
ANALISI SINTETICA DEI PRINCIPALI STRUMENTI DELLA POLITICA AGRICOLA CHE SI RIVOLGONO ALLE AZIENDE BIOLOGICHE
Altri post